Paolo Martin
Video presentazione
Creativo di design italiano
Paolo Martin, uno dei maestri del design automobilistico italiano, è proprio questo tipo di uomo: designer di macchine mai viste prima, di barche di lusso e veicoli a due ruote, nonché oggetti di uso comune come asciugacapelli e attrezzature mediche. Tuttavia, uno sguardo agli schizzi di Martin è sufficiente per capire quanto sia riduttivo identificare il suo genio con un semplice elenco delle sue creazioni.
Paolo Martin, uno dei maestri del design automobilistico italiano, è proprio questo tipo di uomo: designer di macchine mai viste prima, di barche di lusso e veicoli a due ruote, nonché oggetti di uso comune come asciugacapelli e attrezzature mediche. Tuttavia, uno sguardo agli schizzi di Martin è sufficiente per capire quanto sia riduttivo identificare il suo genio con un semplice elenco delle sue creazioni.



Le opere di Paolo Martin parlano da sole, non c’è necessità di spiegarle. Esprimono ingegno, capacità di sintesi, creatività. Nel suo studio dove ha raccolto e catalogato migliaia di disegni, scorre un’infinita rassegna di schizzi, bozzetti, studi, alla ricerca di soluzioni nuove, non convenzionali, di risposte più efficaci ed efficienti al “Problema” – sempre con la “P” maiuscola - di qualunque natura si tratti.
Per Paolo qualunque oggetto, anche se esistente da millenni, come il coltello o il bicchiere, rappresenta una sfida, cui si può trovare una nuova chiave di lettura, senza mai dare nulla per scontato, partendo dalle funzionalità dell’oggetto, esplorandone la natura intrinseca senza barriere o preconcetti. Un impegno costante, un’attitudine del pensiero, prima ancora che un lavoro o un passatempo. Per Paolo la conoscenza, la teoria, perfino l’insegnamento stesso, costruiscono nella mente degli schemi che ne limitano l’espansione, la curiosità, la capacità di progredire, di superare i propri limiti. Soprattutto quando si rivolge ai giovani, la parola d’ordine di Paolo è “senza regole”: li incita a osservare la realtà e a disegnare con la mente libera da ogni condizionamento, convinto che qualunque legge, principio, o consuetudine privino il vero designer della possibilità di affrontare il processo creativo con la necessaria libertà di pensiero. Ad appena 24 anni Paolo Martin disegna la Ferrari Dino 206 Berlinetta Competizione e la Ferrari “Modulo” 512S (poi presentata nel 1970), due dei suoi modelli più celebri. L’anno dopo, sempre per Pininfarina, crea la Ferrari Sigma Gran Prix, una invenzione tecnica che Paolo definisce “puramente istintiva”, una Formula 1 del futuro con inedite soluzioni per la sicurezza dei piloti.
Un talento innato, che si è affinato grazie ai consigli del “Maestro” Giovanni Michelotti, alle discussioni dei progetti con De Tomaso e con l’Avvocato Agnelli, e durante la collaborazione con i grandi carrozzieri, Pininfarina, Bertone e Ghia, che ha portato alla creazione di vetture che hanno segnato la storia dell’automobile, illustrate in questo sito.
Un genio creativo che non si esaurisce nella ricerca del disegno ideale sulla carta: la riprova della bontà della soluzione viene ricercata nella materia, soprattutto nel legno, che nelle mani di Paolo diventa creta, fino ad assumere la forma perfetta. Una capacità rara, che gli ha consentito di sperimentare le sue soluzioni, di anticiparne i limiti e correggerne i difetti. La Ferrari “Modulo” è nata dalle sue mani, che hanno tradotto in un modello di polistirolo, lavorato da lui stesso durante la chiusura estiva della Pininfarina, l’idea, il concetto che era stato appena abbozzato su carta.
Al MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile, è stato esposto per lungo tempo il suo modello in legno della Bugatti EB110/PM1, uno straordinario esemplare di evoluzione stilistica sulla base di un modello esistente, una realizzazione che tiene conto delle più avanzate ricerche ergonomiche, con soluzioni tecniche ancora inedite, come pure delle normative internazionali e dell’efficienza produttiva.
Se certamente l’ambito automobilistico è quello in cui Paolo Martin ha realizzato i suoi progetti più famosi, fino ad essere consacrato tra i car designer più importanti al mondo, la sua costante curiosità, la sua tensione verso il miglioramento di tutto quanto ci circonda attraverso lo studio di forme nuove e più efficaci, lo ha portato a sviluppare progetti molto diversificati: in primo luogo le moto, di cui ha creato modelli senza tempo per Benelli, Gilera, Moto Guzzi, Piaggio. Ma anche barche, biciclette e tanti oggetti di design industriale, compresi progetti di layout per un centro stile automobilistico o per il drive-in di un fast food. Una creatività che continua a esprimersi e trova spunti di applicazione in ogni campo del vivere quotidiano, di cui Paolo conserva un archivio completo e ben organizzato, per ispirare le nuove generazioni.
Spirito libero, anticonformista, poco incline ai compromessi, Paolo Martin è un grande protagonista della storia del design automobilistico italiano, e una preziosa testimonianza del ruolo che il territorio piemontese ha avuto nell’evoluzione dello stile a livello mondiale.
Per Paolo qualunque oggetto, anche se esistente da millenni, come il coltello o il bicchiere, rappresenta una sfida, cui si può trovare una nuova chiave di lettura, senza mai dare nulla per scontato, partendo dalle funzionalità dell’oggetto, esplorandone la natura intrinseca senza barriere o preconcetti. Un impegno costante, un’attitudine del pensiero, prima ancora che un lavoro o un passatempo. Per Paolo la conoscenza, la teoria, perfino l’insegnamento stesso, costruiscono nella mente degli schemi che ne limitano l’espansione, la curiosità, la capacità di progredire, di superare i propri limiti. Soprattutto quando si rivolge ai giovani, la parola d’ordine di Paolo è “senza regole”: li incita a osservare la realtà e a disegnare con la mente libera da ogni condizionamento, convinto che qualunque legge, principio, o consuetudine privino il vero designer della possibilità di affrontare il processo creativo con la necessaria libertà di pensiero. Ad appena 24 anni Paolo Martin disegna la Ferrari Dino 206 Berlinetta Competizione e la Ferrari “Modulo” 512S (poi presentata nel 1970), due dei suoi modelli più celebri. L’anno dopo, sempre per Pininfarina, crea la Ferrari Sigma Gran Prix, una invenzione tecnica che Paolo definisce “puramente istintiva”, una Formula 1 del futuro con inedite soluzioni per la sicurezza dei piloti.
Un talento innato, che si è affinato grazie ai consigli del “Maestro” Giovanni Michelotti, alle discussioni dei progetti con De Tomaso e con l’Avvocato Agnelli, e durante la collaborazione con i grandi carrozzieri, Pininfarina, Bertone e Ghia, che ha portato alla creazione di vetture che hanno segnato la storia dell’automobile, illustrate in questo sito.
Un genio creativo che non si esaurisce nella ricerca del disegno ideale sulla carta: la riprova della bontà della soluzione viene ricercata nella materia, soprattutto nel legno, che nelle mani di Paolo diventa creta, fino ad assumere la forma perfetta. Una capacità rara, che gli ha consentito di sperimentare le sue soluzioni, di anticiparne i limiti e correggerne i difetti. La Ferrari “Modulo” è nata dalle sue mani, che hanno tradotto in un modello di polistirolo, lavorato da lui stesso durante la chiusura estiva della Pininfarina, l’idea, il concetto che era stato appena abbozzato su carta.
Al MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile, è stato esposto per lungo tempo il suo modello in legno della Bugatti EB110/PM1, uno straordinario esemplare di evoluzione stilistica sulla base di un modello esistente, una realizzazione che tiene conto delle più avanzate ricerche ergonomiche, con soluzioni tecniche ancora inedite, come pure delle normative internazionali e dell’efficienza produttiva.
Se certamente l’ambito automobilistico è quello in cui Paolo Martin ha realizzato i suoi progetti più famosi, fino ad essere consacrato tra i car designer più importanti al mondo, la sua costante curiosità, la sua tensione verso il miglioramento di tutto quanto ci circonda attraverso lo studio di forme nuove e più efficaci, lo ha portato a sviluppare progetti molto diversificati: in primo luogo le moto, di cui ha creato modelli senza tempo per Benelli, Gilera, Moto Guzzi, Piaggio. Ma anche barche, biciclette e tanti oggetti di design industriale, compresi progetti di layout per un centro stile automobilistico o per il drive-in di un fast food. Una creatività che continua a esprimersi e trova spunti di applicazione in ogni campo del vivere quotidiano, di cui Paolo conserva un archivio completo e ben organizzato, per ispirare le nuove generazioni.
Spirito libero, anticonformista, poco incline ai compromessi, Paolo Martin è un grande protagonista della storia del design automobilistico italiano, e una preziosa testimonianza del ruolo che il territorio piemontese ha avuto nell’evoluzione dello stile a livello mondiale.
Nato a Torino ,Italia nel 1943 nizia a progettare automobili presso lo studio Giovanni Michelotti nel 1960. In seguito in Bertone dal 1966 affina esperienze alternative.
In Pininfarina, dal 1967, in qualità di responsabile del design, propone nuovi concetti e interpretazioni di stile nel settore automobilistico.
Di rilievo internazionale la concept car Ferrari Modulo 512. Nel 1972 con il gruppo Ghia, De Tomaso disegna la produzione motociclistica Moto Guzzi e Benelli anni '70 e il prototipo Blue Car, antesignana della Ford Fiesta.
Libera attività dal 1972. Si occupa di nuovi concetti nella Nautica nel design industriale sia di prodotto che d'interni con invenzioni relative a oggetti di uso comune e scientifico.
In Pininfarina, dal 1967, in qualità di responsabile del design, propone nuovi concetti e interpretazioni di stile nel settore automobilistico.
Di rilievo internazionale la concept car Ferrari Modulo 512. Nel 1972 con il gruppo Ghia, De Tomaso disegna la produzione motociclistica Moto Guzzi e Benelli anni '70 e il prototipo Blue Car, antesignana della Ford Fiesta.
Libera attività dal 1972. Si occupa di nuovi concetti nella Nautica nel design industriale sia di prodotto che d'interni con invenzioni relative a oggetti di uso comune e scientifico.
- https://www.vitadistile.com/2017/04/13/paolo-martin-felicita-forma-emozioni/
- http://www.madle.org/epaolo.htm
- http://www.bozhdynsky.com/cars/interview-with-paolo-martin/
- https://wheels.iconmagazine.it/auto-classiche/personaggi/paolo-martin
- https://www.outsideprint.com/blog/ispirazioni/paolo-martin-designer.php
- http://www.gilerarv200.it/successo-paolo-martin/
- https://www.vitadistile.com/2014/10/16/nelle-creative-stanze-di-paolo-martin/
- https://www.flickr.com/photos/67112371@N02/6268599363
- http://www.archivioprototipi.it/stilisti/martin.html
- http://www.carstyling.ru/en/tag/Paolo+Martin/
- http://www.dinoitalia.com/paolo_martin.html
- http://www.formtrends.com/paolo-martin-on-his-life-and-career/
- https://www.automotivedesignconference.com/portfolio/paolo_martin/
- https://wheels.iconmagazine.it/auto-classiche/personaggi/paolo-martin
- https://www.newsstandhub.com/panorama-it/capolavori-del-design-le-auto-e-le-moto-di-paolo-martin-foto-e-disegni
- https://www.wikiwand.com/en/Paolo_Martin
- https://www.veloce.it/storie/ferrari-modulo-muoversi-tra-le-polemiche-59897
- http://argentieridesign977.blogspot.com/2012/03/dreams-design-lessons-coupe-concept-di.html
- https://www.museoauto.it/website/de/news/571-coming-soon
- https://www.bugattirevue.com/revue44/resurrect.htm
- https://www.automoto.it/news/stile-pininfarina-le-riflessioni-sul-talk-show-a-torino.html
- http://www.conselltorino.it/1/paolo_martin_con_massimo_1262195.html
- https://www.flickr.com/photos/91728279@N06/41252870420
- https://fiat130.nl/2019-50-years-fiat-130/
- http://r25.altervista.org/la-berlina-due-volumi-francese/?doing_wp_cron=1583497628.3215599060058593750000
- https://www.youtube.com/watch?v=uyQjclN8bHs
- https://www.youtube.com/watch?v=jsj3XteI6Eo
- https://www.moto.it/news/libri-per-motociclisti-un-motociclista-con-la-matita.html
- https://ruoteclassiche.quattroruote.it/appuntamento-con-i-grandi-designer-paolo-martin/